DATA DI NASCITA DI GESÙ CRISTO,
COME RISULTA DA UNA RICERCA
DI GIOVANNI MASSARO
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Presento questa ricerca di Giovanni Massaro
anche se sono molte le diversità tra le sue datazioni e le mie.
Infatti, nonostante ciò, mi ha aiutato in modo determinante
a stabilire le date che riguardano Gesù Cristo.
Giovanni Conforti
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Le date della vita di Gesù Cristo sono date reali, contenute principalmente nei quattro Vangeli.
È stato possibile capire la data di nascita di Gesù che l'evangelista San Luca ha creduto di stabilire, inizio di aprile, primo censimento di Quirinio, collocato nell'anno ebraico trent'anni avanti il battesimo di Gesù sulle rive del Giordano ed è possibile oggi verificarla alla luce delle prime testimonianze scritte. Risulta che i primi Cristiani hanno raccolto le notizie con intelligenza e non si possono liquidare con facilità le loro conclusioni.
Contrariamente a quanto si crede, si è meglio tramandata la data di nascita di Gesù che non la data della sua morte, infatti quest'ultima è stata ritrovata da Eusebio più tardi. Dalle date di Cronaca, una sorta di appunti per il primo Concilio ecumenico, gli anni delle date sono riferiti alle Olimpiadi. Sovrapponendo il calendario delle Olimpiadi alle date tradizionali si inizia a ricostruire ciò che si conosceva sino ad allora e procedendo a ritroso si arriva a determinare con precisione anche l'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, il cui inizio non è legato alla morte di Augusto, ma, secondo i contemporanei, dal momento in cui Tiberio venne chiamato a collaborare da Augusto. La conseguenza immediata più importante per le date riferite dagli Evangelisti è che il decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare è collocato per una metà sull'anno ebraico sabbatico e l'altra sul successivo. Il battesimo di Gesù è sull'inizio della seconda metà, quindi sul nuovo anno ebraico, quando, secondo l'uso ebraico di conteggiare gli anni, per Gesù risultavano trent'anni già interamente compiuti, ma, secondo il nostro modo di contare, gli anni completi non sono ancora raggiunti.
La prima testimonianza scritta, dopo i Vangeli, è quella di Giustino: "Cristo è nato 150 anni fa". 150 è multiplo di 15, che è un periodo di anni che ancora esisteva a Roma e che conferma l'anno al quale si risale per l'anno della data di nascita di Gesù. Successivamente Ireneo, al quale era stato consegnato il Vangelo di Luca, in cui si fa riferimento al decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, afferma, contro le eresie, che il Signore è nato nel 41° anno del regno d'Augusto. Il quarantunesimo è strettamente legato al decimoquinto, dall'inizio del primo alla fine del secondo trascorrono trent'anni di Roma, 15 sotto Augusto, 15 sotto Tiberio. Tenendo conto che il potere di Augusto è iniziato 56 anni di Roma avanti la sua morte, il primo anno iniziava a marzo, all'anno dalla morte di Giulio Cesare, ancora nel IV-184, il 41° inizia il primo marzo del 3 a.C.. Dal 41° conteggiando 15 anni interi si arriva al 56°, il 1° di Tiberio. I primi due anni di Roma sotto Tiberio, 1° e 2°, sono in comune con gli ultimi di Augusto, 56° e 57°, (quest'ultimo anno di Roma, riferito ad Augusto, è durato circa sei mesi).
Ma non potrebbe essere che la data di nascita di Gesù sia indeterminata, approssimata o addirittura ancora sconosciuta nel giorno di marzo o dell'inverno o primavera o di altra stagione? No, da tutte le coincidenze, persino astronomiche, risulta sempre al primo marzo. Ma per colpa delle eresie è finita oggi al 25 dicembre ed è giusto continuare a festeggiarla al 25 dicembre, a monito del travaglio nel corso dei secoli nel mettere in dubbio la verità e sostituirla con false verità.
Questi dubbi cominciarono già con Clemente che, al contrario dei due precedenti autori, sforna molte date dell'anno per la nascita di Gesù, non più solo l'anno, mentre sia a Giustino che ad Ireneo, che conoscevano bene la data, bastava indicare solo l'anno. Clemente per fissare il decimoquinto di Tiberio slitta di un anno con le date. Bisognava fissare il primo censimento di Quirinio, 194 anni avanti la morte di Commodo, poi 15+15 si fissava il decimoquinto …
Ma era lo stesso evangelista Giovanni che non si trovava con le date, un vero rompicapo, una vera bestia ed il numero lo scrive pure nell'Apocalisse.
Lo stesso vecchio Simeone annunciava che il Bambino sarebbe stato fonte di contraddizioni.
Come si fa ad affermare che Gesù è nato proprio al principio di marzo, come sua madre, la B.V. Maria sapeva, gli evangelisti Giovanni, Matteo e tutti gli altri sapevano, mentre Luca esce col primo censimento di Quirinio, che dalla sovrapposizione delle date risulta iniziato il primo aprile?
In realtà gli Evangelisti non erano riusciti a far concordare la profezia di Isaia con la vita di Gesù o forse non ricordavano più bene come Gesù aveva loro spiegato la concordanza. |
TABELLA ESPLICATIVA DI CORRISPONDENZA DEGLI ANNI |
ANNO EBRAICO |
3755 |
3756 |
3757 |
3758 |
3759 |
3760 |
3761 |
3762 |
3763 |
3764 |
3765 |
3766 |
3767 |
3768 |
3769 |
3770 |
3771 |
3772 |
3773 |
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OLIMPIADI |
III 193 |
II 193 |
I 193 |
IV 194 |
III 194 |
II 194 |
I 194 |
IV 195 |
III 195 |
II 195 |
I 195 |
IV 196 |
III 196 |
II 196 |
I 196 |
IV 197 |
III 197 |
II 197 |
I 197 |
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ALESSANDRIA |
5496 |
5497 |
5498 |
5499 |
5500 |
5501 |
5502 |
5503 |
5504 |
5505 |
5506 |
5507 |
5508 |
5509 |
5510 |
5511 |
5512 |
5513 |
5514 |
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EPIFANIO |
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38° |
39° |
40° |
41° |
42° |
43° |
44° |
45° |
46° |
47° |
48° |
49° |
50° |
51° |
52° |
53° |
54° |
55° |
56° |
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AUGUSTO |
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6 a.C. |
5 a.C. |
4 a.C. |
3 a.C. |
2 a.C. |
1 a.C. |
1 d.C. |
2 d.C. |
3 d.C. |
4 d.C. |
5 d.C. |
6 d.C. |
7 d.C. |
8 d.C. |
9 d.C. |
10 d.C. |
11 d.C. |
12 d.C. |
13 d.C. |
14 d.C. |
FLAVIO GIUSEPPE |
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39° |
40° |
▲ |
41° |
42° |
43° |
▲ |
44° |
45° |
▲ |
46° |
47° |
48° |
▲ |
49° |
50° |
51° |
▲ |
52° |
53° |
▲ |
54° |
55° |
56° |
▲ |
57° |
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INSERIMENTO DEL 13° MESE LUNARE |
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14 |
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17 |
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19 |
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3 |
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6 |
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8 |
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11 |
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TIBERIO |
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14 d.C. |
15 d.C. |
16 d.C. |
17 d.C. |
18 d.C. |
19 d.C. |
20 d.C. |
21 d.C. |
22 d.C. |
23 d.C. |
24 d.C. |
25 d.C. |
26 d.C. |
27 d.C. |
28 d.C. |
29 d.C. |
30 d.C. |
31 d.C. |
32 d.C. |
33 d.C. |
FLAVIO GIUSEPPE |
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1° |
2° |
3° |
4° |
5° |
6° |
7° |
8° |
9° |
10° |
11° |
12° |
13° |
14° |
15° |
16° |
17° |
18° |
19° |
20° |
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ANNO EBRAICO |
3774 |
3775 |
3776 |
3777 |
3778 |
3779 |
3780 |
3781 |
3782 |
3783 |
3784 |
3785 |
3786 |
3787 |
3788 |
3789 |
3790 |
3791 |
3792 |
3793 |
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OLIMPIADI |
IV 198 |
III198 |
II 198 |
I 198 |
IV 199 |
III 199 |
II 199 |
I 199 |
IV 200 |
III 200 |
II 200 |
I 200 |
IV 201 |
III 201 |
II 201 |
I 201 |
IV 202 |
III 202 |
II 202 |
I 202 |
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ALESSANDRIA |
5515 |
5516 |
5517 |
5518 |
5519 |
5520 |
5521 |
5522 |
5523 |
5524 |
5525 |
5526 |
5527 |
5528 |
5529 |
5530 |
5531 |
5532 |
5533 |
5534 |
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* L’anno 309 dell’era di Alessandro (3758) è trent'anni avanti il Battesimo, 22 settembre 27 d.C. L’anno 3 a.C., console Gaio Cesare, è il LX anno consolare dall’elezione per la prima volta a console di Gaio Giulio Cesare.
* Flegonte di Tralles, ricordato nella Cronaca di Eusebio, menziona l’oscuramento del sole a mezzogiorno in Bitinia (eclissi di sole del 24 novembre 29 d.C.) nel IV anno dell’Olimpiade 202, Eusebio al suo tempo intendeva 3 aprile del IV 202 (nel 33 d.C.).
Il numero, la bestia, non si accordava con la profezia, perchè risultavano trent'anni al Battesimo. La profezia venne allora utilizzata per strutturare le due note genealogie di Gesù. La prima, quella di Matteo, è in tre gruppi di 14. I tre gruppi di 7 formavano la parte sconosciuta della genealogia e non veniva neppure menzionata. La seconda, quella di Luca, enumerava la parte sconosciuta, i tre gruppi di 7, e completava la parte conosciuta con un 14 in più, simbolicamente il 14 Nisan, la Pasqua ai dodici anni di Gesù, che Luca illustra, mentre Matteo non aveva illustrato, perchè sconfinava, di tre anni, negli anni sconosciuti della vita di Gesù, i tre settennati. In definitiva, la spiegazione della profezia risolve le date della vita di Gesù. Gesù risulta nato tre anni prima, nel 6 a.C., i dodici anni di Gesù a Pasqua risultano sotto il censimento di Quirinio, primo aprile del 6 d.C. e la vita pubblica di Gesù risulta disposta su 6 anni ebraici.
Perchè gli Evangelisti determinavano l'età di trent'anni al Battesimo? Perchè sottraevano 16 da 46 ed ottenevano 30. A Gerusalemme si usava conteggiare gli anni dall'inizio della ricostruzione del Tempio. Alla prima Pasqua dopo il Battesimo risultavano 46 anni, ossia l'inizio della ricostruzione del Tempio risultava dal quarto dopo il sabbatico, iniziato nel 18° anno di Erode, che coincide col 20 a.C.. Alla B.V. Maria, che aveva servito al Tempio, al momento della nascita di Gesù (che è nel terzo dopo il sabbatico) le risultavano 16 anni dall'inizio della ricostruzione del Tempio, ossia dal primo dopo il sabbatico, iniziato nel 15° anno di Erode, che coincide col 23 a.C.
Dalla stessa genealogia di Luca abbiamo conferma delle sue date, cioè che inizio e fine dell'infanzia e vita pubblica di Gesù sono caratterizzati simbolicamente da quattro 14, quattro Pasque. Ma in realtà il Battesimo risulta all'inizio dell'anno ebraico e la nascita di Gesù al primo marzo del 6 a.C., Capodanno dell'anno 748 di Roma.
Il Capodanno dell'anno 748 di Roma dalla sovrapposizione col calendario ebraico risulta Sabato, il secondo giorno della festività ebraica Purim, esattamente due anni prima della morte di Erode il Grande, avvenuta in quella stessa notte in cui si verificò l'eclissi di luna, medesima festività ebraica.
La ricorrenza della data di nascita di Gesù non si è diffusa all'inizio come Natale, ma come Giorno di Cristo, Festa di Cristo. Prima si è diffusa a Roma, poi nel resto dell'Europa, a partire da Lione. L'usanza dello scambio dei regali, propria della festività ebraica, si è diffusa a Roma al primo marzo come strenna, usanza strana, perchè straniera, attribuita alla benevolenza di Romolo, che si riteneva nato al Capodanno di Roma. La data ha continuato con Ireneo ad essere ulteriormente diffusa e la ritroviamo ancora oggi in molte lingue ed anche nei dialetti, fino a quando si è ritenuto ufficialmente che la ricorrenza fosse sbagliata, forse perchè già non risultava realmente un Sabato al primo marzo trent'anni avanti il Battesimo e forse anche perchè un successivo censimento risultava il 14 d.C., non il 13 d.C.. La data è stata infine trasferita al 25 dicembre. Ma la data del primo marzo non è sbagliata. Esistono molti esempi di data osservati, il dialetto lussemburghese: "Schéi Krëschtdeeg an e Schéint Néi Joer", significa: "Buon Natale ed un Felice Nuovo Anno", Schéi e Schéint sono due Kei, due K, che indicano il Capodanno di Roma coincidere con la data di nascita di Gesù. Ancora, nella lunga lista delle lingue, l'estone: "Rõõmsäid Jõule", forma contratta di: "Rõõms Häid Jõule", il cui significato arcaico è: "Kalende di Roma di marzo". Marzo era il quinto mese celtico. Ancora, "Bon Pasco y un Feliz Ana Nobo", "Felices Pasquas y Felices Año Nuevo", il primo marzo è sempre prima della Pasqua. In Italia abbiamo un esempio particolare. Calendo o Calende (pronuncia: zalendo o zalende). In Valle d'Aosta gli abitanti dicono che anticamente il Natale era anche il Capodanno, ma non sanno spiegare la zeta nella pronuncia. Si spiega con l'introduzione greca, lingua originaria di Ireneo, la C rassomiglia alla zeta greca …
Ireneo è considerato come l'ultimo dei patriarchi che ha tramandato le testimonianze dell'evangelista Giovanni. Anche Matteo, che fissava nel tempo ugualmente la nascita di Gesù trent'anni prima del Battesimo, non citando il censimento al momento della nascita, prova che Gesù non è nato il primo aprile all'unico censimento in quel periodo, il primo di Quirinio. Ciò non toglie che alla data del primo marzo del 6 a.C. vi sia stato ugualmente un censimento, un censimento prologo di quello avvenuto a Roma due anni prima, un censimento di natura non fiscale, semplicemente enumerativo, che richiedeva l'obbligo della presenza fisica dei componenti. |
PROSPETTO DELLO SCHEMA DEL RACCONTO EVANGELICO DI SAN LUCA
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13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
Heshvan |
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Kislev |
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Tevet |
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Shevat |
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Adar |
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Ve-Adar |
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Nisan |
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Iyar |
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Sivan |
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Tammuz |
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Av |
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Elul |
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Tishrì |
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Heshvan |
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Kislev |
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Tevet |
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Shevat |
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Adar |
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Nisan |
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1 |
Apr |
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K |
Apr |
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Iyar |
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Sivan |
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Ecco cosa è venuto fuori, tra l'altro, dal primo concilio ecumenico di Nicea: Correlando le date 14 Nisan, 14 Tishrì, 14 Tammuz, 14 Shevat sul calendario giuliano possiamo scrivere, a fianco del quadratino rosso, più basso, 25 dicembre (VIII Kal. Gen.). A fianco del quadratino verde, più in alto, 24 giugno (VIII Kal. Lug.). Più sopra, a fianco del quadratino rosso, 25 marzo (VIII Kal. Apr.). Più sopra, a fianco del quadratino verde, 24 settembre (VIII Kal. Ott.).
Come conferma della data di Luca, abbiamo un altro dato storico. Dal documento 4Q321 di Qumran si apprende che l’VIII turno di servizio della classe di Abìa, a cui apparteneva Zaccaria, cadeva due volte l’anno, la prima nell’VIII settimana dopo la Pasqua nel terzo mese solare, quell’anno tra l'8 ed il 14 del III mese ebraico. Se ammettiamo che il turno durante il quale Zaccaria ebbe l'annuncio fosse quello del III mese e se supponiamo che Luca intendesse dire che Elisabetta «si era tenuta nascosta per cinque mesi» (e non: «si tenne nascosta»), si devono contare soltanto 10 mesi ebraici da questo fatto alla nascita di Gesù, per cui si arriva ancora una volta al 14 di Nisan del 3758, III Kal. Apr. del 751 di Roma, secondo l'Evangelista.
Con la correzione di tre giorni infatti si passa attraverso Pridie Kalendas Apriles e Kalendis Aprilibus e si giunge a Postridie Kaledas Apriles. Quest'ultimo è il 2 aprile di Ippolito, che ha collocato nel 5500. |
MARZO 748 |
MARZO 3 a.C. |
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14 |
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14 |
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1 |
K |
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1 |
K |
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SAB |
15 |
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SAB |
15 |
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2 |
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2 |
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16 |
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3 |
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3 |
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17 |
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4 |
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4 |
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18 |
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5 |
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5 |
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19 |
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19 |
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6 |
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6 |
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20 |
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20 |
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7 |
N |
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7 |
N |
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21 |
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21 |
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8 |
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8 |
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SAB |
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22 |
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SAB |
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22 |
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9 |
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9 |
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23 |
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23 |
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10 |
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10 |
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24 |
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24 |
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11 |
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25 |
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25 |
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12 |
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12 |
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26 |
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26 |
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13 |
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13 |
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27 |
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27 |
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14 |
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28 |
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28 |
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15 |
I |
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15 |
I |
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SAB |
29 |
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SAB |
29 |
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16 |
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16 |
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1 |
NISAN |
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30 |
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17 |
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17 |
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2 |
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1 |
NISAN |
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18 |
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18 |
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3 |
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2 |
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19 |
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19 |
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4 |
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20 |
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20 |
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5 |
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4 |
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21 |
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21 |
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6 |
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5 |
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22 |
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22 |
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SAB |
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7 |
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SAB |
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6 |
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23 |
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23 |
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8 |
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7 |
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24 |
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24 |
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9 |
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25 |
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10 |
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9 |
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26 |
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26 |
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11 |
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27 |
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27 |
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12 |
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11 |
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28 |
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13 |
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12 |
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29 |
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29 |
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SAB |
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14 |
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SAB |
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13 |
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30 |
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30 |
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15 |
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14 |
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31 |
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31 |
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Se allarghiamo l’orizzonte conoscitivo dei Vangeli canonici, con il cosiddetto Vangelo arabo-siriaco dell’infanzia di Gesù scopriamo che l’anno di nascita di Gesù è ben definito e che gli avvenimenti sono quelli del tempo di Erode il Grande. Questo errore in cui si cade attribuendo certi fatti ad un’epoca diversa da quella in cui sono avvenuti si chiama anacronismo.
Con una più attenta lettura dei Canonici scopriamo che gli Evangelisti che hanno trattato dell’infanzia di Gesù, in particolare Luca, si trovarono di fronte a tale errore. Cioè la nascita di Gesù venne collocata fuori tempo. Gli Evangelisti conoscevano i fatti relativi ai primi anni dell’infanzia di Gesù e contemporaneamente collocavano la nascita di Gesù nell’anno 309 dell’era di Alessandro. Un anno dopo la morte di Erode il Grande!
Tra gli Evangelisti, che hanno trattato l’infanzia di Gesù, Luca è l’unico che cerca di superare tale anacronismo. Narra con storicità, ma soprattutto non narra alcuni fatti caratteristici della storia di Erode il Grande, infine descrive un periodo di quindici mesi che riguarda due gravidanze. Quindici mesi è un periodo abbastanza lungo non ci dovrebbero essere dubbi che il lungo periodo sia unico e quindi sarebbe il tempo reale, storico, in cui è inquadrata la nascita di Gesù, il primo censimento!
Accade, invece, calendari alla mano, che l’intero periodo dei quindici mesi è contenuto in un periodo ancora più esteso di quattro anni che risulta copia virtuale, periodo creduto storico, di un analogo periodo di quattro anni, realmente storico, ed il tempo tra le singole date corrispondenti omologhe è esattamente di tre anni. |
Giovanni Massaro
Aggiornato il 24 novembre 2007
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