Domenica delle Palme - Ingresso a Gerusalemme
- Anno B -
indice delle feste
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 11,1-10
1 Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, mandò due dei suoi discepoli 2 e disse loro: "Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. 3E se qualcuno vi dirà: "Perché fate questo?", rispondete: "Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito"". 4Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono. 5Alcuni dei presenti dissero loro: "Perché slegate questo puledro?". 6Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare. 7Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. 8Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. 9 Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano:
"Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
10Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Osanna nel più alto dei cieli!".
Introduzione
Vedere introduzione generale
Sentimenti familiari
Il racconto è ordinato, fresco, immediato, come si esprimeva certamente l’apostolo Pietro.
Marco vide questo avvenimento. Era molto giovane e ora se n’è ricordato come di uno dei momenti di più intensa gioia per lui.
Entrava nella capitale il Messia, tanto atteso, che avrebbe ripristinato il regno di Davide, il re più amato dagli Ebrei.
Anche gli Apostoli erano pieni di gioia e ora Pietro la rivive con il discepolo Marco, mentre questi scrive. Possiamo immaginare la loro età mentre elaborano il Vangelo: Pietro ha circa quarant’anni e Marco meno di trenta.
Quello che era avvenuto appena cinque giorni dopo l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, cioè la sua passione e morte, ha lasciato inalterati i sentimenti di quel giorno, perché il Cristo Re, giustiziato nel modo più infamante, perdonò i crocifissori e il terzo giorno vinse la morte.
Il fatto che Pietro avesse negato di essere discepolo di Gesù, mentre il Maestro veniva condannato a morte, ha reso più grande l’amicizia dell’Apostolo verso il Messia, che era sempre stato pronto a perdonarlo e che gli aveva affidato il primato nella Chiesa.
Riassunto fedele
Questo brano, confrontato con quelli paralleli di Matteo e Luca, rivela l’impegno nel raccogliere tutto quello che dicono l’uno e l’altro, senza allungare il racconto.
Marco sceglie ciò che è storico, evitando di contraddire “Matteo” che ha introdotto variazioni. Ma sa bene come fare, perché anch’egli faceva parte del gruppo dei «molti» scribi.
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