Santissima Trinità
            - Anno C - 
              
            indice delle feste 
            
              
              
Dal    vangelo secondo Giovanni 
            Gv 16,12-15 
              
            12 Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il  momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo  Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se  stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli  mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto  quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel  che è mio e ve lo annuncerà. 
              
            Introduzione 
              
            Vedere l'introduzione generale. 
              
            Tradurre accuratamente 
              
            È necessario  tradurre letteralmente con molta cura questo brano evangelico, altrimenti non è possibile comprendere  concretamente queste parole, anzi ne ricaviamo confusione invece di trarne  beneficio. 
[12]Ancora molte cose ho  da dirvi, ma ora non siete capaci di portarne il peso. 
            [13]Quando però verrà lui, lo Spirito di verità, vi guiderà in tutta la  verità, infatti non parlerà da se stesso, ma parlerà di quanto udrà e vi  riferirà ciò che starà per avvenire. 
             [14]Egli mi glorificherà,  perché prenderà del mio e ve lo riferirà. 
             [15]Tutto quello che il  Padre possiede è mio; per questo ho detto che prende del mio e ve lo riferirà. 
              
Difficile conoscere la Trinità? 
              
            Certamente la  Trinità di Dio è per noi un mistero. Come possiamo comprendere che Dio sia Uno  solo, ma sia Tre Persone? In realtà questa è solo un’enunciazione teologica,  per presentare il mistero. 
             La realtà è  ben più semplice. 
             È avvenuto un  fatto straordinario: duemila anni fa Dio ha fatto nascere suo Figlio come uomo  nel mondo. Non è stata opera di nessun potente della Terra, ma solo di Dio. 
             Trent’anni  dopo, al Battesimo di Gesù, nel fiume Giordano, la Trinità si è manifestata in  modo visibile e udibile. Lo Spirito Santo, come colombo viaggiatore, ha portato  al Figlio fatto uomo le parole e le opere del Padre, da dire e da compiere. Il  Padre, dal cielo, ha parlato e si è compiaciuto del Figlio, Gesù Cristo. 
             Poi Gesù ha  dato indicazioni concrete per il nostro rapporto con la Trinità, come in questo  discorso pronunciato dopo l'ultima cena. 
             Qui infatti ci  rivela ciò che noi non avremmo potuto né immaginare né raggiungere con il  ragionamento, ossia come agisce la Trinità nei nostri confronti, in ogni  situazione di ogni tempo. 
             Non possiamo  conoscere fino in fondo la Trinità. Noi, piccole creature, non possiamo  metterci alla pari delle Persone di Dio, ma la Trinità ci ha accolto come figli  e amici. 
              
            Parole e azioni totalmente efficaci 
              
            La gente  seguiva Gesù Cristo perché vedeva e intuiva l’infinita e profonda efficacia  delle sue parole e delle sue opere. 
             I Vangeli di  Luca e di Giovanni hanno conservato la testimonianza certificata di quelle  parole e di quei fatti, anzi nel Vangelo di Giovanni troviamo le parole esatte  di Gesù, come lui le ha dettate in greco al discepolo prediletto (Gv 21,24-25). (a) 
                          Gesù sta  svolgendo l'ultima "lezione" "di fronte ai suoi discepoli":  è importante, ma è ormai notte e un buon maestro non opprime i suoi discepoli;  e poi «viene il principe di questo mondo». Gesù non ha fretta di dire tutto,  perché «verrà lo Spirito di verità», che farà «comprendere ogni cosa», una per  una, che Gesù ha detto e ha fatto. 
             I Vangeli  intanto hanno fissato le parole e le opere di Gesù. 
             Anche oggi l’efficacia  rimane intatta perché Gesù, quando parlava e agiva, aveva presente ogni  situazione di ogni tempo. Gliela faceva presente il Padre, attraverso lo  Spirito. 
             Il Padre ha  necessariamente presente tutta la storia degli uomini e del mondo, perché ha  creato e fa esistere ogni cosa. Così Gesù, parlando e agendo, aveva presente  tutto quello che gli uomini avrebbero vissuto nel futuro: le sue parole e opere  sono il riferimento degli uomini per sempre: 
             «Tutto quello che il Padre possiede (anche il futuro) è  mio; per questo ho detto che prende del mio e ve lo riferirà». 
              
            Concreta efficacia, oggi 
              
            Siamo di  fronte alle parole del Cristo Re Figlio di Dio. 
             Per riavere  intatta l’efficacia dobbiamo leggere quei fatti e quelle parole semplicemente  nel modo più vero e reale. 
             Dobbiamo  riferirli nel modo più vero alla nostra realtà, tenendola presente tutta nel  modo più vero, senza fantasie, sentimentalismi, disquisizioni, per trasformarla  nel modo più vero. 
             D’altro verso,  soltanto se queste sono parole di Gesù, dettate al discepolo direttamente in  greco senza che egli e gli altri le comprendessero appieno, vale la pena di  approfondire, oggi più di ieri, il loro significato. Ed è possibile trovare un  significato sensato, alla fine semplice e pienamente adeguato alla Persona di  Gesù. 
              
            Efficacia nella Trinità 
            
             «Quando però verrà lui, lo Spirito  di verità, vi guiderà in tutta la verità, infatti non parlerà da se stesso, ma  parlerà di quanto udrà e vi riferirà ciò che starà per avvenire». 
             Non guiderà “alla verità”, ma “entro la verità” della  vita quotidiana ed “entro” la grazia regale del Regno di Dio.            
              Lo Spirito guida nella verità, parlando di ciò  che ode dire dalla Trinità in ogni momento della storia. E la Trinità non dice  altro che quello che ha detto Gesù, rendendolo attuale.            
              Ci mette pure sulla strada giusta per tradurre  fedelmente dal greco le parole dettate da Gesù.            
             Noi possiamo verificare continuamente di aver  tradotto in modo fedele queste parole, se verifichiamo che esse ci guidano in  tutta la verità.            
              Inoltre lo Spirito Santo riferisce ai fedeli ciò  che la Trinità ha nei suoi disegni per il futuro, così che i fedeli possano  essere guidati verso un avvenire di verità. Realizza nei fedeli la verità, la  edifica in ogni aspetto della loro vita.            
              È doppiamente importante: “prenderà del mio e ve  lo riferirà”.            
              Lo Spirito agisce concretamente secondo le  parole, le opere e i poteri di Gesù lasciati alla Chiesa.            
              Fa presente ai fedeli come mettere in pratica le  parole e l’esempio di Gesù, come usufruire dei suoi sacramenti e come preparare un  futuro di grazia, rendendoli partecipi del Regno di Dio. Non lascerà i fedeli  impreparati alle vicende della vita.            
              Quindi, perché lo Spirito Santo possa agire in  noi in qualunque situazione, dobbiamo ricordare, leggere quello che Gesù ha  detto e ha fatto storicamente.            
              Da cristiani bisogna tenere i piedi per terra.  Quanto Gesù Cristo ha detto e ha fatto è testimoniato e certificato. Lo Spirito  mantiene il riferimento altrettanto concreto a quelle parole e a quelle azioni.            
              E tutto si svolge nella realtà di questo mondo,  inquadrato dal Figlio e dallo Spirito in modo ben preciso. Il valore al mondo è  dato dalle Persone divine, con la redenzione dopo la creazione. Il  mondo, da sé, rimarrebbe nel peccato, nell'ingiustizia, nella falsità e nella  malvagità provocate dalla tentazione originale del diavolo.
                         
             
   
            Semplicità e fedeltà della Trinità 
              
            Gesù rivela  molte verità sullo Spirito Santo. 
             Ma  caratteristica dello Spirito è la semplicità. Quello che ha compiuto in Gesù  Cristo lo compie anche nei credenti. 
             Può agire  anche se noi non conosciamo il Cristo, ma non è obbligato a fare miracoli e può  fare poco. Inoltre, se noi ignoriamo Cristo, potremmo aggiungere molto di non  vero, frutto di nostra fantasia. 
             Gesù era  visibile, faceva miracoli, parlava in modo divino. Ma era uomo e non avrebbe  potuto, senza sconvolgere la natura creata, essere sempre vicino a ciascun  credente, in ogni luogo e in ogni tempo. 
             In verità,  dopo la risurrezione ne aveva il potere, ma non sarebbe stato normalmente  umano. E per mandare lo Spirito Santo doveva tornare dal Padre. 
             Lo Spirito  Santo non è visibile, ma può essere presente in ciascuno, per riunire tutti  nella carità. Realizza la presenza di Gesù Cristo nel mondo, nei secoli. 
             È come dire  che il contatto diretto con Gesù adesso non è possibile, ma lo è pienamente per  opera dello Spirito Santo. 
              
            Nuova evangelizzazione 
              
            Dunque lo  Spirito, con tutta la Trinità, ispira e compie in noi ciò che gli permettiamo,  se ascoltiamo e contempliamo Gesù Cristo nelle testimonianze evangeliche e  nella testimonianza viva della Chiesa. 
             Non pare  possibile una nuova evangelizzazione, senza qualcosa di nuovo da dire, in particolare  senza rinnovare la nostra conoscenza di Gesù Cristo, vero, reale, storico. 
             Ma lo Spirito  Santo sta anche premendo perché riconosciamo l’opera concreta delle Tre Persone  divine in ogni momento della nostra giornata: se non accogliamo questo, la  nuova evangelizzazione è solo intellettuale e non regge di fronte alla  concretezza del mondo. 
             Anzi, i  credenti sono schiacciati dalla diffusione dell’inciviltà pre-cristiana. Di  quell’inciviltà che nemmeno i civilissimi Romani avevano potuto superare e che  rimaneva una tentazione costante per gli stessi Ebrei. I Cristiani hanno pagato  tutto questo, agli inizi, con 250 anni di persecuzioni e con 45 milioni di  martiri nel XX secolo. 
             Probabilmente  la nuova evangelizzazione si compie con i fatti, con la grazia della Trinità  che ci «guida in tutta la verità», preparandoci al futuro. 
              
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